Crisi della carta ed etichette adesive: cosa sta succedendo?

Quello che stiamo vivendo è un momento di grande instabilità dei mercati dove il reperimento delle materie prime diventa ogni giorno più complesso e con incrementi continui dei prezzi di materiali, energia, gas, trasporti e non solo. La crisi della carta non ha risparmiato nessuno e le ripercussioni sul mondo della stampa e delle tipografie sono state inevitabili. Si tratta di una situazione di crisi unica nel suo genere, che non ci aspettavamo comportasse così tanti problemi. Vediamo meglio di che cosa si tratta!
 
 
Dopo la pandemia Covid-19, il costo dell’energia, dei trasporti e delle materie prime hanno subito un costante e si potrebbe dire inarrestabile aumento, in tutti i settori, e quello della stampa non è stato da meno. Tutto ciò ha avuto un impatto rilevante sulla produzione e sulle consegne e ha generato non poche difficoltà, purtroppo al di fuori del nostro controllo.
La carta è arrivata a costare addirittura il 70% in più rispetto alla fine del 2020. Molte aziende si sono trovate di fronte all’incapacità di soddisfare le richieste d’ordine dei clienti e molti produttori di carta hanno smesso di produrre in attesa che la situazione migliori.

I ritardi nelle consegne si stanno intensificando e per far fronte alla situazione di crisi abbiamo dovuto giocare d’anticipo, rinforzando il nostro magazzino. Stiamo reagendo con una pianificazione di medio-lungo termine di acquisto delle forniture ed una gestione “studiata” delle scorte per poter continuare a rispondere attivamente agli ordini dei nostri clienti. Siamo però sottoposti a continue revisioni e riprogrammazioni degli ordini di carta, anche di quelli già confermati il più delle volte, ed i prezzi vengono costantemente aggiornati di settimana in settimana.
 

Come siamo arrivati a questo?

La crisi della carta è sintomo di problemi globali, un susseguirsi di eventi a catena, che hanno portato fino ad oggi. In primis l’emergenza Covid-19, che ha comportato un blocco quasi totale di alcune produzioni e notevoli chiusure, anche prolungate, seguite poi da un periodo di rapida ripresa a pieno ritmo. La domanda susseguitasi ai periodi di lockdown è stata talmente elevata, che ha provocato un acquisto smisurato di materie prime, e dunque una crisi delle forniture, a cui il settore della logistica non è riuscito a stare al passo. Il risultato di tutto ciò è che la materia prima usata per produrre la carta oggi scarseggia e quella che c’è è considerata preziosa e per questo il costo della cellulosa è aumentato.
 
Ora, però a gravare notevolmente sul costo della carta sono i rincari dell’energia elettrica e del gas naturale perchè ciò comporta anche un aumento del costo dei processi industriali per ottenere la carta. Le cartiere, infatti, si possono definire aziende “energivore”, in quanto per essere produttive necessitano di grandi quantità di energia. La situazione è grave a tal punto che molti produttori di carta hanno smesso di produrre in attesa che la situazione migliori.
 

Etichette adesive? Non senza glassine

Arrivano segnalazioni da tutta Europa di mancanza di materiali e forti ritardi nelle consegne e tutto ciò sta mettendo a dura prova gli stampatori e i produttori di etichette nello specifico. Infatti, a gravare ulteriormente la situazione dei produttori di etichette adesive è la mancanza di glassine, ovvero il supporto siliconato, su cui vengono distribuite le etichette. La glassine, infatti, è uno dei tre strati di cui è composta la carta autoadesiva, ovvero: carta, adesivo, glassine. Quest’ultima protegge l’adesivo e fa in modo che possa essere staccato e riattaccato poi sul prodotto.
 
La mancanza di questo supporto fondamentale è dovuta allo stato di sciopero che dall’inizio dell’anno sta interessando l’azienda finlandese Upm, una della maggiori cartiere al mondo, che da sola produce il 40% circa del mercato mondiale della carta, in particolare di quella adesiva. Ad oggi, la produzione è ferma; la nostra speranza è che si risolva a breve. Il blocco ha determinato degli importanti ritardi, se non addirittura annullamenti, nelle forniture.
 
L’etichetta autoadesiva rappresenta un tassello fondamentale della catena di approvvigionamento; se si fermasse il settore delle etichette e degli imballaggi anche molti altri settori verrebbero coinvolti a cascata. Il packaging infatti è in realtà un elemento strategico nel mercato globale, perchè permette di far arrivare nei punti vendita il prodotto finito, imballato e protetto, oltre che con le informazioni necessarie al consumatore. Per questo motivo, le ripercussioni di uno stop nel settore delle etichette potrebbero essere molto gravi, in quanto causerebbero il blocco di altre filiere produttive.
 

 

Eravamo fiduciosi che la crisi della carta si sarebbe ripresa nell’arco di qualche mese, ma al momento dopo più di un anno sta solo peggiorando di giorno in giorno. La situazione a volte ci appare davvero fuori controllo. In tempi normali la consegna della carta avveniva con tempistiche ragionevoli, ma ora si parla di minimo 8 - 12 settimane dal momento dell’ordine. Tutto ciò combinato agli aumenti di prezzo oltre che della carta anche degli altri fornitori, come i produttori di foil, di inchiostri e di solventi.

 
In conclusione, non c'è tempo da perdere. Parti in tempo a fare il tuo ordine, così da poterci dare la possibilità di produrlo e consegnartelo per quando ne avrai necessità. Noi stiamo e continueremo a fare del nostro meglio, ma abbiamo bisogno che anche tu faccia la tua parte :)
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