Stampa a caldo: come funziona e quando utilizzarla

La stampa a caldo è una delle nobilitazioni più apprezzate ed utilizzate in quanto permette di ottenere una moltitudine di diversi effetti a seconda del tipo di lamina utilizzato: qualunque sia l’idea da comunicare con le vostre etichette adesive o con il vostro prodotto, con questa tecnica potrete sicuramente aggiungere un tocco in più alla vostra creatività!
 
La stampa a caldo, chiamata anche hot foil o foil a caldo, è una nobilitazione che affonda le sue origini nell’antica arte della doratura: nell’antichità, infatti, dei sottili fogli d’oro venivano spazzolati per impreziosire vari oggetti come gioielli o pezzi d’arredamento. Con l’avvento dei primi manoscritti questa tecnica venne applicata anche alla carta, con l’inserimento di preziosi dettagli in oro nelle copertine o nelle miniature. Al giorno d’oggi le tecniche moderne, affinate a fine ‘800, non utilizzano più i fogli d’oro ma materiali più economici che vengono tuttavia applicati secondo gli stessi principi: l’azione combinata di calore e pressione.

Come funziona il foil a caldo: i pro e i contro

Il foil a caldo consiste infatti nel trasferire una pellicola (metallizzata o neutra) su una superficie grazie a una pressa riscaldata su cui è stata precedentemente incisa l’immagine da stampare. Questo processo è applicabile su ogni tipo di superficie, dalla plastica al vetro, alla carta ed anche ad oggetti con forme irregolari: uno dei principali motivi per cui la stampa a caldo è così apprezzata!
Anche la varietà di foil disponibili è senza dubbio un’altra ragione dietro il successo di questa nobilitazione. I fogli sono infatti disponibili in una vasta gamma di colori e trame: dalle classiche lamine metallizzate a quelle opache, a quelle ancora più particolari come le lamine perlate, olografiche o brillantinate. I foil, inoltre, utilizzano i codici colore universali, rappresentando quindi la soluzione ideale se si vuole riprodurre fedelmente un colore già presente in altre parti del packaging.
I “pro” sono dunque parecchi. E i contro? In quanto agli svantaggi bisogna ricordare che è una tecnica relativamente costosa, soprattutto sulle piccole quantità. La creazione degli impianti ha infatti un costo piuttosto elevato che è sempre consigliabile ammortizzare con ordini consistenti. La stampa a caldo, inoltre, non permette di creare dettagli troppo piccoli o sfumature.
 
Stampa a caldo

Etichette personalizzate, biglietti da visita e tanto altro…

  • Biglietti da visita: se vuoi farti notare e comunicare raffinatezza, gusto estetico e passione per il design già dal primo incontro, la stampa a caldo può davvero rendere unico il tuo biglietto da visita. Non a caso questa nobilitazione è spesso adottata per i biglietti da visita di graphic designer, events planner o per locali all’ultima moda.
  • T-shirt e tessuti: che siano le tote bag da regalare come gadget a un evento o le t-shirt personalizzate per tutto il team, questa nobilitazione si presta perfettamente anche ai tessuti.
  • Packaging: la confezione di un prodotto, come la sua etichetta, deve attirare l’attenzione del consumatore. Il foil a caldo grazie alla sua brillantezza si presta dunque bene come nobilitazione per scatole, astucci e confezioni di vario tipo.
  • Etichette personalizzate: il tuo prodotto non ha una confezione? La stampa a caldo può essere utilizzata per impreziosire il design delle tue etichette personalizzate per prodotti alimentari, cosmetici, vini, liquori e tanto altro!
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