Come conteggiamo pertanto i costi fissi?
Il metodo preferibile è di spalmare questi costi in un costo orario diviso nelle singole attività che l’azienda svolge. Mettiamo per esempio che avete un macchinario per riempire il vostro prodotto, che richiede 1 operatore:
- Macchinario: € 100.000 (spesi in 5 anni) pertanto € 20.000 all’ anno
- Dipendente: € 25.000 all’ anno
Il vostro turno di lavoro è di 8 ore al giorno per 5 giorni la settimana, 11 mesi l’ anno.
Calcoliamo che però la macchina non sarà sempre attiva e in produzione ma avrà dei fermi macchina dovuti ad avviamenti e guasti, pertanto calcoliamo solo 7 ore al giorno.
7 ore x 5 giorni x 4 settimane x 11 mesi = 1540 ore produttive l’ anno
A questo però dobbiamo aggiungere anche le spese generali (la segretaria che non lavora su di un macchinario ma genera comunque un costo, l’ affitto etc.).
Queste sono le nostre “spese generali” e dovranno essere ripartite in base ai nostri centri di costo, fingiamo di avere 3 macchinari (quello che abbiamo preso di esempio per riempire il prodotto, uno per etichettarlo e uno per pallettizzarlo). Divideremo il costo annuo pertanto di questi elementi per il numero di macchinari nel caso in cui vengano utilizzati omogeneamente.
- Affitto: € 10.000 l’ anno
- Segretaria: € 25.000 l’ anno
Spese generali = (€ 10.000 l’ anno + € 25.000 l’ anno) / 3 macchinari = € 18.334
Pertanto l’utilizzo del nostro macchinario costerà all’azienda (€ 20.000 annui ammortamento macchinario + € 25.000 costo dipendente assegnato al macchinario + € 18.334 spese generali) / 1540 ore produttive l’ anno = € 41,12
Se questo macchinario può riempire diciamo 500 bottiglie l’ora, vorrà dire che il costo del nostro singolo prodotto aumenterà di € 0,083.