Arrivano segnalazioni da tutta Europa di mancanza di materiali e forti ritardi nelle consegne e tutto ciò sta mettendo a dura prova gli stampatori e i produttori di etichette nello specifico. Infatti, a gravare ulteriormente la situazione dei produttori di etichette adesive è la mancanza di glassine, ovvero il supporto siliconato, su cui vengono distribuite le etichette. La glassine, infatti, è uno dei tre strati di cui è composta la carta autoadesiva, ovvero: carta, adesivo, glassine. Quest’ultima protegge l’adesivo e fa in modo che possa essere staccato e riattaccato poi sul prodotto.
La mancanza di questo supporto fondamentale è dovuta allo stato di sciopero che dall’inizio dell’anno sta interessando l’azienda finlandese Upm, una della maggiori cartiere al mondo, che da sola produce il 40% circa del mercato mondiale della carta, in particolare di quella adesiva. Ad oggi, la produzione è ferma; la nostra speranza è che si risolva a breve. Il blocco ha determinato degli importanti ritardi, se non addirittura annullamenti, nelle forniture.
L’etichetta autoadesiva rappresenta un tassello fondamentale della catena di approvvigionamento; se si fermasse il settore delle etichette e degli imballaggi anche molti altri settori verrebbero coinvolti a cascata. Il packaging infatti è in realtà un elemento strategico nel mercato globale, perchè permette di far arrivare nei punti vendita il prodotto finito, imballato e protetto, oltre che con le informazioni necessarie al consumatore. Per questo motivo, le ripercussioni di uno stop nel settore delle etichette potrebbero essere molto gravi, in quanto causerebbero il blocco di altre filiere produttive.