Etichetta Olio extravergine d'oliva: guida completa alla progettazione

 
Il mercato dell’olio extravergine d’oliva è in continua espansione, i brand disponibili sono davvero tantissimi e soprattutto per i medio-piccoli produttori riuscire a promuovere il proprio prodotto può rivelarsi davvero difficile. Ecco che, si rende sempre più necessario uno studio attento del proprio marchio e del proprio packaging, per far sì che ciò che si offre sul mercato sappia farsi notare.

 

 
L’etichetta è il vestito del tuo prodotto e non puoi immaginare quanto sia fondamentale nella fase di vendita; è il primo contatto che il cliente ha con te e il tuo marchio e per questo motivo il tuo olio deve essere “vestito” al meglio per catturare la curiosità del consumatore e convincerlo ad acquistare il tuo prodotto piuttosto che un altro. Se sei un produttore di olio, un frantoio, un’azienda agricola, oppure un designer che ne deve progettare l’etichetta, questa è la guida adatta a te! In questo articolo ti guideremo attraverso la progettazione di un’ etichetta olio extravergine d’oliva; dalla definizione della dimensione perfetta in base alla tua bottiglia, alle informazioni legali che devono essere inserite in etichetta. Insomma, un piccolo viaggio nell’a-b-c della progettazione e del mondo dell’olio. Pronti? Cominciamo!
 
 

Dimensione etichetta olio extravergine d’oliva

Allora, il primo step per incominciare è sicuramente definire la dimensione della tua etichetta olio extravergine d'oliva. Si sa, prima della parte creativa viene sempre quella tecnica, ma non ti preoccupare, si può stabilire la dimensione perfetta di un’etichetta per olio in 4 semplici passi. Basteranno questi pochi e semplici accorgimenti per ottenere la dimensione perfetta.
Vediamo come fare:
 
 
Strumenti del mestiere
Per svolgere questo duro compito ti serviranno alcuni semplici strumenti:
  • Righello flessibile, tuo fedele alleato nella definizione della dimensione di un’etichetta per olio. Puoi scaricare questo valido strumento qui!
  • Bottiglia di olio che devi vestire: tienila sempre al tuo fianco sia per la fase preliminare di definizione delle dimensioni sia nella fase di test.
    Penna o matita, per “schizzare” le prime bozze
  • Carta millimetrata o normale, in mancanza di quella millimetrata.
  • Forbici, per ritagliare il "mockup" dell’etichetta.
 

Bene, ora che hai tutto l’occorrente ti illustriamo 4 semplici step:
 
1. Fase di misurazione della bottiglia. Inizia definendo l’ingombro massimo che l’etichetta potrà avere in funzione della forma della bottiglia; se la bottiglia è tondeggiante si può utilizzare il righello flessibile per misurare la larghezza massima dell’etichetta, la bottiglia squadrata invece è un po’ più semplice da misurare. Se stai pensando ad un etichetta fasciante ad esempio, cioè che avvolge quasi totalmente la superficie della bottiglia, ricordati sempre di ridurre la larghezza di qualche millimetro rispetto al diametro della bottiglia, se non vuoi che l’etichetta si accavalli su se stessa. 
Ricorda, è importante però mantenere una certa proporzione tra il contenitore e l’etichetta: lascia alcuni millimetri di bottiglia nuda attorno all’etichetta, ciò semplificherà molto anche la fase di etichettatura, manuale o automatica che sia.
 
2. Definizione della forma.  Una volta definito l’ingombro dell’etichetta sarà il momento di disegnare il tracciato di fustella dell’etichetta, il quale determina il perimetro dell’etichetta su cui, in fase di produzione, verrà effettuato il taglio; per farlo utilizza la carta millimetrata su cui riporterai un rettangolo con le dimensioni misurate in precedenza. Se l’etichetta che avevi immaginato ha una forma rettangolare il tuo lavoro è già a buon punto, al contrario se avevi immaginato un’etichetta personalizzata e sagomata puoi sfruttare il tuo tracciato per disegnare la forma corretta: il foglio millimetrato sarà un’ottima base da seguire anche nel caso dovessi tracciare delle forme curve.
 
3. Taglio e test.  Il tracciato di fustella è pronto? Non ti resta che tagliare l’etichetta ottenuta dai precedenti step. è il momento di testare l’etichetta per olio sulla bottiglia. Questo test permette di fare alcuni accorgimenti sulla dimensione dell’etichetta per olio in modo da renderla perfetta.
Non sei ancora perfettamente soddisfatto? Non c’è problema. Avvolgi o applica l’etichetta alla bottiglia e togli la parte in eccesso quante volte vuoi. Il righello flessibile ti aiuterà a ridurre la dimensione dell’etichetta per olio di quei pochi millimetri che ti servono per fare un lavoro perfetto.
4. Misura la dimensione finale dell’etichetta per olio.  Lo step finale è misurare il risultato ottenuto. Stendi l’etichetta su una superficie piana e misura la base e l’altezza dell’etichetta. Et voilà…Il gioco è fatto! Ricorda però che per avere una prova di stampa o un mockup professionale puoi richiedere il nostro aiuto compilando il form di contatto.
 
 
 
 

Informazioni da inserire etichetta olio extravergine d’oliva

Ottimo, puoi procedere con la progettazione della tua etichetta olio extravergine d’oliva. Lo step successivo è sapere quali sono le informazioni essenziali da inserire in etichetta. Ma attenzione, queste nostre indicazioni vogliono essere una guida informativa e non un vademecum imprescindibile, pertanto ti consigliamo sempre di rivolgerti ad un esperto in materia per essere certo di aver creato un’etichetta corretta legalmente parlando. Detto ciò, ecco quali sono le informazioni obbligatorie, che devono essere presenti in etichetta.
 
1. Denominazione di vendita
Il Reg UE 29/2012 art 3 comma 1 definisce le denominazioni degli oli di oliva e dell’olio extravergine di oliva in particolare. La prima informazione obbligatoria per etichette d’olio d’oliva extravergine è la denominazione corretta. cioè: OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA. Questa denominazione deve essere riportata con caratteri chiari ed in maniera indelebile ed in associazione alla frase aggiuntiva: “olio d’oliva di categoria superiore ottenuto direttamente dalle olive e unicamente mediante procedimenti meccanici”. Tale informazione deve essere riportata esattamente nel modo indicato dalla norma evitando omissioni o abbreviazioni.
 
2. Quantità netta
Deve essere espressa per esteso (ad esempio 0,5 litri) oppure con una abbreviazione (0,5 l senza puntino di abbreviazione). Possono inoltre essere utilizzate anche altre indicazioni per le unità di volume diverse dal litro come centilitro (es 50 cl) o millilitro (es 500 ml) in forma estesa o abbreviata senza puntino di abbreviazione. Ricorda però che l’olio extravergine d’oliva venduto al consumatore finale può essere posto in imballaggi della capacità massima di 5 litri.
 
3. Termine minimo di conservazione e data di scadenza
Deve essere indicato attraverso la data preceduta dall’espressione “Da consumarsi preferibilmente entro il” - se la data comporta l’indicazione del giorno - e “da consumarsi preferibilmente entro fine”-  negli altri casi. La data può essere posta subito accanto alle espressioni precedenti o in un’altra posizione sulla confezione purchè la sua posizione venga indicata accanto alle frasi precedenti.
 
4. Condizioni di conservazione e/o impiego
Per tutti gli alimenti che richiedono condizioni particolari di conservazione e/o d’uso, tali condizioni devono essere indicate in modo chiaro sull’imballaggio o sull’etichetta. Nel caso dell’olio extravergine d’oliva, il calore, la luce, e l’ossigeno contenuto nell’aria possono alterare le condizioni del prodotto, perciò è importante definire le corrette condizioni di conservazione del prodotto (es. Conservare il prodotto in bottiglia ben chiusa, in luogo fresco e asciutto, al riparo dalla luce e da fonti di calore). 
 
5. Nome o ragione sociale e indirizzo dell’operatore del settore alimentare
Innanzitutto bisogna chiarire che cosa si intende con questo termine:
L’operatore del settore alimentare è responsabile delle informazioni poste sugli alimenti,  con il suo nome o ragione sociale viene commercializzato il prodotto. Per legge, è obbligatorio indicare il nominativo dell’azienda che commercializza il prodotto e non il nominativo di chi lo produce o confeziona.
Nel caso in cui si voglia indicare il produttore bisogna prestare particolare attenzione a farlo nel modo corretto: è necessario, infatti, indicare la ragione sociale di chi ha materialmente prodotto l’olio cioè il frantoiano, che ha trasformato le olive in olio, e non l’ovicoltore o l’imbottigliatore.
 
6. Paese d’origine o luogo di provenienza
Altra indicazione obbligatoria per l’ etichetta olio extravergine d’oliva. La designazione dell’origine dipende dalla zona geografica in cui le olive sono state raccolte e in cui è situato il frantoio dove è stato estratto l’olio. Se l’olio è prodotto in Italia si possono usare diciture come “Prodotto in Italia”, “Origine Italia” o altre equivalenti.
 
7. Dichiarazione nutrizionale
Le informazioni nutrizionali dettagliate possono essere inserite in retro etichetta e ripetute in forma sintetica nell’etichetta frontale. Per conoscere cos’è la tabella nutrizionale leggi il nostro articolo.
 
8. Etichetta ambientale
Per sapere di più su questo aspetto leggi il nostro articolo. Questo è un argomento decisamente troppo ampio e necessita di un articolo a sè per essere sviluppato. Dunque, se sei interessato e vuoi saperne di più visita il nostro articolo completo.
 
9. Lotto
A questo elenco di informazioni obbligatorie va aggiunta quella della partita alla quale appartiene la derrata alimentare; stiamo parlando del “Lotto”. Esso permette di rendere più semplici le eventuali procedure di rintracciabilità del prodotto in caso di necessità.  
 
 
Dove bisogna inserire queste informazioni obbligatorie?
Le informazioni obbligatorie di un’ etichetta olio extravergine d’oliva devono essere inserite in maniera chiara, ben visibile e leggibile dal cliente finale, ed ovviamente tali informazioni devono essere anche indelebili. Nel campo visivo principale dell’etichetta devono essere inserite innanzitutto la denominazione del prodotto, l’origine e la quantità netta. Inoltre tutte le altre indicazioni obbligatorie per etichette per olio citate in precedenza devono essere inserite in etichetta non necessariamente nel campo visivo principale.
Non devono assolutamente essere nascoste, oscurate da altre indicazioni sia scritte che grafiche.
E’ fondamentale garantire la leggibilità di questi elementi. Per questa ragione i caratteri che vengono usati devono avere la parte mediana (determinata dall’altezza della x), pari o superiore a 1,2 mm.
 
 
Come detto nell’introduzione, questo articolo vuole essere una breve infarinatura delle informazioni obbligatorie da inserire in un’etichetta olio extravergine d’oliva. Ti consigliamo sempre di richiedere il supporto di un esperto in materia per non incorrere in spiacevoli errori.
 
 
 
 

Scelta della carta

La scelta della carta per un’ etichetta olio extravergine d’oliva parte dall’ idea che il tuo brand o azienda vuole esprimere al consumatore. Vogliamo svelarti alcune novità nel campo delle carte da utilizzare per i packaging dell’olio o in campo alimentare. Eccole qua!
 
 
Carta antiolio
Quante volte ti è capitato di trovarti seduto al tavolo di un ristorante e di vedere proprio di fronte a te la bottiglia di olio unta, con il segno delle gocce sull’etichetta? L’attuale Normativa Comunitaria prevede infatti che nei ristoranti non si possano più mettere sulla tavola bottiglie di olio non etichettate. Questo porta ad un problema important; i ristoratori, nonostante la bottiglia di olio venga pulita dopo il servizio, non hanno la possibilità di eliminare i segni di unto sull’etichetta. Di conseguenza le bottiglie d’olio che sono state acquistate in perfetto stato, con l’utilizzo diventano antiestetiche e gli sforzi del produttore per rendere il prodotto bello oltre che buono vengono completamente vanificati. Per questa ragione sono nate le carte antiolio, in inglese greaseproof
 
Le carte antiolio sono carte studiate appositamente per l’etichettatura di prodotti come olio, conserve e tutti quei generi alimentari caratterizzati da sostanze grasse o oleose che a causa della loro fuoriuscita possono macchiare in modo permanente l’etichetta. In questo caso specifico sarebbe preferibile usare carte pregiate, magari naturali in grado di garantire un risultato estetico e di qualità. Per questa ragione molte cartiere, tra cui l’Arconvert leader nel settore, hanno deciso di sviluppare una gamma di carte antiolio ad hoc.
 

Vediamo nello specifico alcune carte antiolio e capiamo come si differenziano dalle altre.
 

Cosa sono le carte antiolio?

Sono carta su cui viene creata una barriera grazie ad uno speciale trattamento antimacchia chiamato Greaseproof. Nello specifico l’azienda Arconvert ha creato una serie di carte antiolio denominata “The Immaculate Papers”, un’innovativa gamma di carte autoadesive 100% antimacchia. Queste carte a differenza di molte altre presenti in commercio non presentano solo un banale film protettivo in superficie ma il trattamento è stato inserito all’interno dell’impasto della carta.
Questa gamma di carte antiolio è stata pensata appositamente per il mercato dell’olio e nello specifico dell’olio d’oliva, che negli ultimi anni ha continuamente innalzato gli standard qualitativi, anche dal punto di vista dell’immagine e del packaging diventando un prodotto di alta gamma.
 
 
Quali carte antiolio posso scegliere?  Tra le carte inserite da Arconvert è possibile scegliere tra:
  • Carte marcate naturali bianco o avorio come la Tintoretto Gesso Greaseproof e la Tintoretto Ivory Greaseproof
  • Carta naturale come la Nature Paper Greaseproof
  • Carte perlate come al Tintoretto Pearl Greaseproof
  • Carte vergate bianco o avorio come Laid Corolla White Greaseproof o Ivory Greaseproof
  • Carte goffrate come la Constellation Snow Vergata Greaseproof
  • Carte patinate come la Coated Greaseproof
 
Per sapere di più su quale carta antiolio scegliere,
contatta il nostro team di esperti.
 
 
 

 
Carta sostenibile
Quando si parla di carta sostenibile per etichetta olio extravergine d’oliva si fa riferimento a più tipologie. Principalmente possiamo distinguerne di 3 tipi: carta riciclata, carta sostenibile e carta ecologica. Queste carte se utilizzate in modo appropriato, possono limitare notevolmente l'impatto ambientale della tua etichetta olio extravergine d’oliva. Vediamole assieme: 
 
Carta riciclata. È composta principalmente da fibre di recupero (carta straccia) raccolte e riutilizzate insieme a una particolare quantità di fibre vergini. Le carte a base di cellulosa sono qualitativamente inferiori e più soggette a migrazione rispetto a quelle in fibra vergine, motivo per cui vengono generalmente utilizzate in settori diversi da quello alimentare. La fibra riciclata è suddivisa in modo coerente con la sua qualità e origine: va dai ritagli di pasta vergine alla carta da stampa, imballaggi in cartone, rifiuti da ufficio e una miscela di carta e cartone. Questo tipo di carta sostenibile viene spesso riutilizzata più volte per fornire nuovo materiale cartaceo. Il costo è molto inferiore a quello delle fibre vergini, ma purtroppo è difficile avere garanzie sulla sua origine. 
 
Carta in fibra vergine. Fibra di legno vergine, è ciò di cui è interamente formato questo materiale. Rispetto ad altre tipologie sono di qualità superiore sia in termini di migrazione (trasferimento di sostanze dagli imballaggi ai prodotti confezionati) che di stampabilità. Proprio per questo sono le più consigliate per essere utilizzate nel settore alimentare, soprattutto per il contatto diretto con gli alimenti. Le carte sostenibili in fibra vergine, certificate FSC®, sono prodotte con legno proveniente da foreste gestite responsabilmente, in linea con gli standard ambientali, economici e sociali internazionali. La fibra vergine è inoltre menzionata come fibra primaria ed è solitamente presente, in una certa percentuale, all'interno di qualsiasi carta riciclata.
 
Carta ecologica. Per carte ecologiche si intendono tutte le carte prodotte esclusivamente con materie prime da fonti sostenibili, lavorate e rifinite senza l'utilizzo di inquinanti (es. Sbiancate senza cloro).
 
 
Ricorda, la scelta della carta unita ad un design consapevole dell'intero prodotto, anche in termini di funzionalità, può fare davvero la differenza in termini di sostenibilità ambientale.
 
 
 
 

Trovare il giusto modo di comunicare il tuo prodotto non è mai una cosa semplice, soprattutto in un mercato che diventa ogni giorno più competitivo. Sapersi affidare al designer e allo stampatore giusto per la progettazione della tua etichetta olio extravergine d’oliva sicuramente aiuterà il tuo brand a distinguersi. Ci auguriamo che questo articolo ti sia piaciuto e che ti abbia fornito dei buoni consigli per progettare la tua etichetta olio extravergine d’oliva al meglio.
 
Nel caso avessi domande o bisogno di supporto non esitare a contattarci. Il nostro team sarà lieto di risponderti!  E ricorda, se avessi bisogno di toccare con mano materiali e lavorazioni puoi sempre richiedere un nostro campionario di etichette per selezionare il materiale più adatto per la tua birra artigianale e il tuo brand!
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