Alla base di partenza degli stickers scratch and sniff c’è un etichetta adesiva standard, a cui viene applicata sullo strato superiore una speciale vernice composta da:
- un vettore liquido come un inchiostro all’acqua;
- un componente di profumo precedentemente microincapsulato.
Questa speciale vernice fa parte di una nuova generazione di inchiostri profumati, che permette appunto la produzione degli stickers scratch and sniff; ma entriamo nel dettaglio e scopriamo come essi vengono prodotti e perché possono essere attivati attraverso il tatto.
Innanzitutto c’è da dire che la conformazione di questa vernice permette di scegliere il modo in cui essa viene fatta attecchire; i metodi di stampa consigliati sono principalmente due: la stampa flexo e la stampa serigrafica. Questa parte riguarda il primo componente di cui si parlava prima, ovvero il vettore liquido; ad esso deve essere aggiunta la componente profumata.
Quest’ultima viene precedentemente “microincapsulata” ovvero il composto scelto di oli profumati viene intrappolato in microscopiche capsule. La micro-incapsulazione è un processo che consiste nel rivestire minute goccioline di liquidi o bollicine gassose con una sottile pellicola, di solito costituita da polimeri naturali o sintetici, in modo da formare microcapsule, con l’obiettivo di conservare una sostanza. Questo velo protettivo, infatti, consente al profumo di rimanere stabile fino al momento di rottura, ovvero quando verrà esercitata una pressione strofinando l’etichetta. Quando queste microcapsule vengono “grattate” si rompono e rilasciano la fragranza prescelta.
I profumi possono essere scelti da una libreria standard, in cui si possono trovare i più tradizionali e utilizzati, dalla vaniglia alla rosa, ma mettendosi d’accordo con il fornitore degli stickers scratch and sniff si possono anche utilizzare profumi completamenti customizzati. Basterà fornire la variante oleosa del profumo per microincapsularlo ed aggiungerlo alla vernice!